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© Marc de Giovanni

Emanuele Scorcelletti

Nato da genitori italiani, madre friuliana e padre marchigiano, Emanuele Scorcelletti torna con questo progetto nella terra di origine della sua famiglia paterna per un omaggio carico di grande emozione. Questa emozione è quella che lo lega fin dall’infanzia alla passione per l’immagine, prima animata – il cinema di Fellini, che la madre venerava – poi fissa – la fotografia, quella di Mario Giacomelli, incontrato a Senigallia, Henri Cartier- Bresson e Jacques-Henri Lartigue, i suoi maestri.

Membro dell’agenzia Gamma dal 1989 al 2009 e riconosciuto a livello internazionale per le sue foto di star del cinema e della moda, ha ricevuto nel 2003 il prestigioso premio World Press nella categoria “Arti e Cultura” per la sua foto in bianco e nero di Sharon Stone che cammina sul tappeto al Festival di Cannes. Ma non fatevi ingannare, ciò che interessa Emanuele è soprattutto catturare l’umanità e l’essere più profondo delle persone e dei luoghi. Niente cambia se si tratti di documentare il Carnevale di Venezia, le grandi star, un programma di piantumazione di alberi nella regione Tamil Nadu in India come nel caso del progetto della Fondazione Yves Roches (2017), gli Stati generali delle donne realizzato per la rivista ELLE Francia (2010) o il rapporto tra uomo e natura come accade in occasione del Festival della fotografia la Gacilly (serie Equus , 2017).

LIBRO

ELEGIA FANTASTICA

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l profondo legame di Emanuele Scorcelletti con le Marche, una regione dell’Italia centrale, è il punto di partenza del progetto artistico che prende il nome di Elegia Fantastica. Questo viaggio introspettivo nei luoghi del passato è guidato da un approccio estetico che ci porta dal « reale » di ieri (Ricordi) « all’invisibile » di oggi (Visioni). Così facendo, trasforma un’esperienza emotiva intima dei luoghi della sua infanzia e i suoi paesaggi interiori in una riflessione sulla memoria collettiva. Questo libro fa da cornice alla grande mostra che avrà luogo a Palazzo Pianetti di Jesi dal 30 aprile disegnandone la coinvolgente scenografia.

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